Un vantaggio dell’avere queste sottili rughe che sottolineano lo sguardo e il sorriso è che mi permettono di guardare da una certa distanza il passato. Un campo lungo, come si dice nel cinema, dove forse non tutto è a fuoco ma tutto fa parte del quadro e ha un senso.
L’incontro con Isabella è stato un campo lungo denso e variegato come un giardino di Klimt: colori e oro, angoli scuri che danno risalto a quelli luminosi, forme geometriche, precise e linee morbide, vitali. Un quadro che non ti stanchi di guardare nei particolari e nell’insieme. E quando devi distaccarti ti resta addosso, e nella memoria continua a emozionare.
Abbiamo parlato e ascoltato tanto nel suo piccolo accogliente laboratorio così personale, e mano a mano che mi raccontava la sua storia percepivo che in quella stanza ogni parola prendeva sostanza. Isabella è cresciuta lì, si è formata lì, in questa casa d’angolo tra una via trafficata e una viuzza silenziosa. Dopo la scuola la nonna, maestra, le ascoltava verbi e tabelline, mentre le insegnava a impastare uova e farina o a ricamare a punto erba. Isabella è cresciuta così utilizzando, con tecnica e fantasia, mente e mani, passione e dedizione. Lo studio l’ha portata a diventare avvocato, la passione e la nonna le hanno insegnato a usare aghi, ferri e uncinetti. Nel campo lungo,che immagino come un giardino ricco di particolari, compaiono adesso al centro un marito e tre figli a riempire di colori le sue giornate. Poi, timidamente, là dove si vede una panchina nel verde, emergono uncinetto e fili di lana.Sono sempre stati lì, ad aspettare ma adesso la luce del quotidiano li illumina ancora e torna la voglia di far qualcosa di nuovo…per esempio una cuffia invernale che grazie ad aumenti e diminuzioni sapientemente calcolati diventa un fiore che scalda la testa e l’inverno. La cuffia piace. “Me ne fai una?” poi due…tre…e perché non una borsetta? E perché non cercare una bella chiusura? E perché non giocare con colori e forme? E perché non…e via! La fantasia e la manualità si alleano in un sodalizio speciale…come se finalmente i pomeriggi con la nonna trovassero il loro compimento!
Isabella crea cioé progetta e realizza. Da sola. Spesso fa corsi per migliorare le tecniche ma poi c’è del suo in ogni borsetta o cuffia che fa. A questo punto, nel suo campo lungo, li sulla sinistra, appoggiato allo steccato, compare un cappello. Non più una cuffia…un cappello…di paglia…la aspetta ammiccando. E’ amore! Ma ha bisogno di capire meglio, e studia e impara. Si mette ancora in gioco, con coraggio ed energia così che adesso in questa stanza ci troviamo circondate da borsette, cuffie e fiori di seta, passamanerie delicate, pizzi e bottoni, cappelli in forma e altri con l’ago puntato….perché tutto è fatto a mano partendo solo da una base grezza. Rifiniture, orli, forme, decorazioni, cuciture…tutto curato punto per punto. Non c’è un pezzo uguale all’altro perché la fantasia non si ripete… o perché l’ha pensato apposta per una cliente o un’amica.
Isabella è orgogliosa del suo lavoro perché sa quanto è fatto bene. Lo propone con allegria, forse non del tutto consapevole di quanto comunichi di lei, della sua energia positiva, del suo esempio di donna forte perché realizzata nella sua passione coltivata e mantenuta anche con tanti sacrifici. Fatica a definirlo il suo “lavoro” forse perché lo paragona alla sua precedente attività. Ma questo tavolo, su cui tese e nastri aspettano le sue mani, è adesso la sua nuova scrivania dove può e sa esprimere sé stessa vestendo gli altri con qualcosa che li completi. La sua magia è proprio questa: la sua personale creatività aggiunge un pizzico di personalità a chi indossa i suoi pezzi unici. E’ come se intercettasse prima di me che quella borsa di tanti colori un po’ mi rappresenta, perché a me piacciono i mix, piace la macedonia, piacciono i contrasti, … e poi invece che quel cappello a tesa larga va benissimo per te che hai voglia un tocco originale sotto al sole…oppure che a te, invece piace quella cuffia così calda e avvolgente ma anche chic e originale…Isabella col suo gusto e la sua creatività ci veste di noi. Forse ha ragione, non è proprio un lavoro: è un dono. Una capacità che la nonna ha coltivato e lei ha lasciato fiorire.
La trovate su Instagram lilly_hats, su fb Lilly Hats, o in tanti eventi dove espone i suoi lavori…ma se potete, non perdetevi la magia del suo laboratorio, un angolo di mondo morbido e poetico, un campo lungo che diventa primo piano, uno sguardo che può anche sentire la leggerezza della paglia e l’eleganza della seta.
Lillyhats, scoprite il vostro pezzetto mancante, e sopratutto lei col suo sorriso e la sua energia contagiosa!
Raccontata così, forse sarebbe l’unica a riuscire a farmi indossare un cappello.
io ci proverei…sono certa che ne ha uno anche per te!!