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Cinzia e Luca, piano (forse) ma sano e lontano.

lunedì 1 luglio 2019

Se ripenso alla mattina in cui ho conosciuto Cinzia e Luca mi vengono in mente tre cose: il verde, il fresco e le nostre voci.

Il verde perché dal loro portico che profuma ancora di nuovo si vede solo verde: prati, campi, boschi…tutto rinasce dopo le piogge sotto il primo sole caldo, in attesa che diventino prati da fieno, campi di frumento e boschi ombreggianti. E posso immaginare come le stagioni cambieranno la tavolozza di questo panorama. Qualche raro casolare conferma che siamo in un contesto di campagna tout court. Il paese più vicino è Langhirano, completo di servizi, scuole , ospedale…e di quell’aria così preziosa e unica per stagionare i prosciutti .

Ma qui, anzi quassù ci si arriva per una stradina in salita che con poche e decise curve mi distanzia dalla strada provinciale, allontanando i rumori delle auto e avvicinandomi ai suoni dei trattori o del silenzio. Come sempre, nella mia esperienza, in questi contesti trovo sorrisi. Cinzia mi apre il cancello scortata da White un corpulento meticcio che ricorda un pitbull ma gioca con Diana come un boxer e cerca carezze come un golden retriver. Abbandono l’aria condizionata dell’auto ed esco all’aria aperta…sole e fresco!
 Il fresco vero, quello che accarezza la pelle e non dà i brividi, quello che viene dal cielo azzurro e sale dai campi ancora infreddoliti per la primavera così piovosa…quello che  protegge le chiacchiere sotto il portico senza sete né sudore. Arriva anche Luca, e mentre ci sediamo a contemplare il panorama mi viene subito in mente il paragone col mio balcone polveroso e assolato, dove so che prima o poi, dovrò tornare: capisco perché Cinzia e Luca stanno bene qui.

Ero venuta per parlare delle loro lumache. Sapevo che le allevavano per farne gustosi intingoli o ricercati prodotti da cosmesi. In effetti sul loro sito trovate un nutrito assortimento di ottimi prodotti ricavati da questi delicati gasteropodi, ma troverete anche molto altro: miele, conserve, marmellate… perché tutto qui fa parte di uno stile di vita, di una passione condivisa, direi proprio: di una scelta sul campo. Sicuramente le lumache sono la loro cifra caratteristica, il prodotto speciale, il punto di partenza di questa avventura. E’ interessantissimo sentire quanta cura e fantasia ci vuole per allevarle: ombra e sole, umidità e terra, spazio e recinto, tempo e nutrimento…tutto va misurato perché nei 4 mesi del loro ciclo di vita stiano bene così da avere poi il certificato di eccellenza rilasciato sopratutto dai ristoratori della zona che le preferiscono alle latte da supermercato o da importazione.
E poi le voci. E’ bellissimo ascoltare Luca che, gesticolando misurato, descrive tutto il lavoro che quotidianamente va fatto e vedere lo stupore che ancora prova quando constata che coprono comunque distanze importanti pur con la loro proverbiale lentezza.
E’ emozionante ascoltare Cinzia che racconta gli anni passati: gli studi di chimica che l’hanno resa precisa e integerrima nei conti come nelle composizioni dei prodotti; vedere come il destino, per vie non sempre facili, l’abbia poi portata qui dalla val di Cembra, trovando l’equilibrio tra la sua passione per la vita a contatto con la Natura, i suoi studi e l’amore.
E’ commovente osservarli mentre raccontano le traversie passate e i successi raggiunti insieme, in un balletto di ricordi che inseguendosi non si accavallano mai, intervallati da sguardi di intesa e risate condivise.

E’ rassicurante capire che stanno facendo tutto questo con razionalità e consapevolezza, ma è entusiasmante sentire anche i progetti futuri, le idee di collaborazione con gli agricoltori amici attorno a loro.
E’ interessante vedere che hanno capito da tempo che fare rete è l’unica strada per andare avanti: sia da un punto di vista economico che umano. Stanno finendo di sistemare gli ultimi particolari della loro casa nuova qui e già stanno organizzando progetti e proposte per far conoscere in tanti modi questi posti e tutte le loro ricchezze, gastronomiche e non solo.
Ero venuta per parlare di lumache ma, come sempre, scopro che la realtà è molto più ricca e complessa; come sempre scopro esempi di intraprendenza, coraggio e umiltà, passione coerenza e determinazione, sacrificio fatica e soddisfazione… se anche sono partiti con le lumache non li ferma nessuno, stanchi sì ma appagati, perché questa terra è la loro Terra, i cani le capre le api le lumache l’orto sono la loro (ma anche la nostra) Natura, e la stanno curando anche per noi perché possiamo recuperare, anche se solo per poche ore e poco lontano da casa, la Gioia del verde…del fresco…e delle voci…

E per rendere più veloce il vostro cammino verso di loro ecco il sito:

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  1. Begnotti sei proprio bravissima, il progetto ha un vero filo conduttore e penso che queste persone ti possano essere grate per il modo in cui hai messo in valore il loro lavoro e le loro scelte di vita. Un abbraccio a tutti i Roboris (genitivo di vis, se ricordo bene?) Ziarene

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