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Elisabetta e Stefano, farina forte.

lunedì 17 settembre 2018
Per raccontare questa storia ci vorrebbe il suono dell’alba.
Per farvela annusare  il profumo della terra fertile.
Per farvela toccare la consistenza viva del lievito madre.
Per farvela vedere bastano le loro mani e i loro sorrisi.
Per farvela gustare , beh, basta andare da loro e lasciarsi conquistare dai loro pani. E non solo.
 Raggiungere Fornio è qualcosa di magico. Almeno per me.
Ci sono andata tre volte e sono sempre riuscita a fare tre strade diverse, un bivio prima o uno dopo…e sì che siamo appena fuori Fidenza, mica Los Angeles!!
Mi sono poi sempre ritrovata su questa stradina che collega poche case, qualche capannone industriale, e molti campi alternati a piccole vigne.
Tutte le gradazioni  possibili di verde, almeno adesso in Estate, chissà d’Autunno…
Poi si gira in una carraia , transitabile ma a passo d’uomo. Subito, da cittadina,  mi sono detta: “se l’asfaltassero sarebbe più facile raggiungerli”, poi ho capito che rallentare era il primo necessario passo da fare per capire ed apprezzare.
A passo d’uomo…senza fretta…con rispetto…e intanto mi gustavo il panorama!
 Poi ci si inoltra in un boschetto ombroso e senti che la città è lontana, dimenticata, che la via Emilia così efficiente da secoli qui non è arrivata e lascia che il tempo scorra al suo ritmo, inesorabile ma non frenetico.
Senti  che vuoi stare li, e basta.
Questa ombra improvvisa è il portone del loro territorio , riposa gli occhi prima di essere accolti dalla loro bellissima casa, semplice, pulita, ordinata come ogni vera casa di campagna che fatica e sorride nello scorrere delle stagioni , aperta al cuore delle persone che, come loro, sono semplici, serene e accoglienti.
“Loro” sono Elisabetta e Stefano.
Immaginate due volti sinceri, due sguardi che vedono lontano, quattro mani che fanno per mille, e due sorrisi, si, sopratutto due sorrisi che nonostante le, tante, difficoltà e fatiche sperano e credono in un futuro migliore. Per loro e per chi si lascia coinvolgere nella loro storia.
Da ormai 15 anni sono il cuore pulsante di questo posto. Il lievito direi. Con tenacia e determinazione offrono nutrimento sano, locale, di loro produzione: dall’orto, dall’allevamento, dal forno…alla tavola. Ma per noi, avventori per poche ore,  non si tratta solo di riempirsi la pancia e godere di sapori e profumi genuini; si tratta di lasciarsi conquistare dalla loro determinazione e costanza nel voler vivere insieme al ritmo delle stagioni, coi frutti della terra curata da loro, col metodo biologico, con gli animali allevati con lo stesso amore…col desiderio di coinvolgere chi ama questo stile ma non può coltivarlo ingabbiato in città. Direi proprio che per loro “biologico” vuol dire anche condividere, stare insieme, scambiarsi entusiasmo, conoscersi e perseverare insieme in questa scelta. 
Ho potuto conoscerli entrambi e parlare con loro separatamente: la cosa che più mi colpito ed affascinato è l’assoluta sintonia nel credere nel loro progetto e nell’apprezzare ed amare le capacità dell’altro nel lavoro quotidiano. Direi commovente. Credo che questa sintonia e questo amore, che li unisce e gli dà la stessa direzione, sia la loro speciale forza, il loro lievito madre che, impastato con la farina delle loro personalità, sforna pane fragrante e benessere per lo spirito.
 E li ringrazio: insegnano tanto. Perché la loro vita non è facile: la natura non va in vacanza, non festeggia ferragosto e natale sotto l’ombrellone o in qualche località amena. Loro festeggiano quando fuori il sole matura il loro grano, o quando la neve rinchiude i gattini nella stalla. Loro festeggiano quando i clienti non sono solo acquirenti ma sono persone che apprezzano e sostengono il loro lavoro
Elisabetta e Stefano sono poi di una generosità esemplare. Non si risparmiano. La loro casa ospita cene o eventi speciali, così come corsi e progetti per aiutare persone che per qualche motivo sono in difficoltà ma che attraverso la Natura o semplicemente impastando biscotti trovano la possibilità di esprimersi e avere soddisfazione.
Adesso  stanno realizzando un progetto che trovo molto interessante e fonte di ispirazione anche per altri. Hanno trovato un bel locale grande a Castell’Arquato nel piacentino, un borgo medievale che merita una visita e che è ancora vivo e abitato non solo da turisti. Con la generosità che li contraddistingue stanno cercando altri produttori locali e biologici come loro per aprire un piccolo mercato al chiuso, un negozio con le bancarelle, un luogo unico dove poter comprare i loro prodotti da forno ma anche , per esempio, miele, marmellate, frutta e verdura dell’orto…fare spesa insomma, potendo conoscere così, in una volta sola, tanti coraggiosi e generosi giovani che nel loro piccolo fanno davvero tanto: rendono migliore la nostra Terra e arricchiscono le relazioni sincere.
Io lo trovo stupendo. Poetico. Perché, come la poesia, colgono aspetti della Vita usando parole, gesti e scelte comuni in un modo nuovo. Un modo pulito. Semplice. Vero. Profondamente vero.
L’apertura è a breve..non vi dico quando ma vi dò la pagina Facebook, “iboschidifornio”,  dove scoprirlo, dove seguirli, dove conoscerli, e, magari, diventarne amici davvero oltre il solito like.
Io mercoledì vado a prendere il pane caldo e i biscotti alla lavanda,  ma se volete sono anche reperibili sul sito “ io mangio locale” con cui collaborano da tempo. E se cercate “i boschi di Fornio” trovate tante foto e notizie che vi confermano quanto sono bravi…
                                                                                                        Detto ciò ,chiudete il blog adesso, è tempo di  andare  a scoprire chi sono!!
  1. Li ho conosciuti già diversi anni fa, grazie all’amicizia con il loro cognato/fratello. Un posto incantevole, dove è bello passare ben più tempo che quello di una cena (che pure merita abbondantemente!)
    Poi la magnificenza di tutte le altre creature a 2 e 4 zampe per me è sempre un grande valore aggiunto!

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