Sembra facile ma non è.
Un Quilting Day è una giornata in cui insospettabili signore dalle mani d’ oro si ritrovano per cucire insieme come fossero compunte signorine inglesi davanti a una tazza di tea , o di caffè visto che siamo in Italia! Lo scopo della giornata è comporre un “blocco”. E’ generalmente un quadrato o un esagono, a sua volta composto da tante forme geometriche diverse,composto cucendo a mano pezzetti di stoffe colorate. Tanti blocchi cuciti in sequenza formeranno un pezzo unico: una coperta, un cuscino, una tovaglia..ma unico anche perché irripetibile. E questo è magnifico! Per quanto si possano copiare gli schemi ci sarà sempre un tocco di originalità dato dalle mani diverse che lo cuciono, dall’ ispirazione o dalle stoffe disponibili…bellissimo! Beh organizzare un Quilting Day per un centinaio di insospettabili signore sembra facile ma non è .
Il tutto comincia mesi fa in una stanza parrocchiale che ha tante finestre ma che non vede mai il sole e, alla luce fredda del neon, tutti i lunedì pomeriggio, un grande tavolo circondato da sedie vecchiotte di scuola, in pochi minuti si anima e si colora di libri, stoffe, fili e infiniti generi di puntaspilli e portaghi..scatole da lavoro, borse da lavoro e coperte da trapuntare. .in questo ordinato bailamme creativo e operoso si svolge un esercizio di democrazia pura di cui i nostri antenati greci andrebbero orgogliosi!Ogni decisione è presa in modo collegiale, che sia la locandina o il catering (perché un quilting day che si rispetti prevede una pausa caffè con biscottini casalinghi e un pranzo leggero ma gustoso),che siano le borse di carta coi kit da lavoro o gli omaggi per le partecipanti…tutto è pensato, proposto e deciso insieme…ognuna porta il suo contributo sfruttando la ben nota capacità femminile di risolvere i più disparati problemi utilizzando miriadi di neuroni in movimento. Considerato che si parla di sole donne e per di più con una spiccata creatività (per sua natura anarchica..) si capisce bene il clima vivace in cui tutto ciò avviene:bellissimo! Meraki all’ennesima potenza!
Arriva la vigilia e bisogna allestire la sala. Non è più quella allegramente caotica della parrocchia ma un salone della Camera di Commercio che , ahimè , non è proprio un inno alla fantasia. Qui la luce naturale c’è e tanta ma è filtrata e riflessa da finestre e lampadari di vetri giallini e infissi dorati . .il pavimento è in tinta e i tavolini a disposizione sono di triste simil-formica-finto-legno. L ‘ ambiente è grandissimo e dispersivo, ma la truppa di quilters armata di magnifici arazzi colorati saprà trasformare questo luogo anonimo in un’allegra fucina creativa. Alle pareti si montano preziosi Quilt che rappresentano la via Francigena …
e le opere d’arte lungo quest antico cammino: chiese , cupole, fonti battesimali, alberi, e pellegrini…tutto riprodotto fedelmente con maestria e personalità . E non sottovalutiamo il momento dell’allestimento! Si, perché ognuna ha il suo prezioso capolavoro da esporre ma fanno tutti parte di un progetto comune e allora : come li mettiamo? In che ordine? Più vicini? Più lontani? E non c è solo un modo giusto per farlo…tutte hanno un’ idea e tutte le idee hanno un’ anima …eppure purtroppo bisogna scegliere. E siccome gli antichi Greci ci insegnano anche che gli estremi si toccano ancora una volta Anarchia e Democrazia trovano il modo di convivere guidate entrambe dal Cuore..forza Meraki!!
Tutto ora è pronto. I tavoli coi puntaspilli, le monete per il caffè , i kit , la pesca di beneficenza ( più di cento premi cuciti a mano tutti diversi, impacchettati e numerati) le stoffe abbinate…le figure sui pannelli decorativi finalmente sistemati si fermano: i pellegrini di tela di sacco riprenderanno il loro cammino domani sotto gli sguardi ammirati delle ospiti… le chiese sembreranno allora suonare le campane e prestare riparo alle rondini in volo..
Arriva il Q-Day! Le insospettabili signore di cui sopra sono ben 83, smettono i loro abiti comuni e sfoggiano ogni tipo di accessorio utile o decorativo fatto col le loro mani fantasiose e abili, così i colori e l ‘ allegria invadono pacificamente questo spazio abituato solo a moduli e burocrazia ( questa i Greci non c’è l’ hanno insegnata però !) . Arrivano da tutta Italia e si ritrovano per cucire , confrontare , creare , imparare e chiacchierare : “Ciao! Com’è andato il viaggio?” ” Bene! Si è fatto un po’ tardi per il treno ma adesso siamo qui!” ” E tu ci vai alla mostra di Parigi?” “Ci sono stata …è bellissima!” ” A casa tutto bene?” ” Si ho finito una trapunta per la nipotina ma adesso devo fare una tovaglia per mia nuora ” ” Hai visto che belle stoffe? Non ho un progetto preciso adesso ma sono così belle e scontate che mi conviene prenderle!” ” E tu cosa hai vinto alla pesca di beneficenza?”.. Anche con ago e filo all’ opera gli argomenti non mancano mai. Le donne non chiacchierano banalmente, si scambiano informazioni, sono Wikipedia orali sempre aggiornate e scoppiettanti ! È da molto prima del “www” !!
A fine giornata anche i pellegrini di stoffa sono stanchi…ma le mani operose hanno prodotto più di cento blocchi tutti diversi che collegati con altrettanta bravura formeranno una coperta che sarà venduta e il cui ricavato darà sollievo ai malati di SLA e alle loro famiglie. Non è bellissimo? Non è un super-Meraki? Non ne parla il Tg, non ne fanno dibattiti né statistiche ma tutta l’ energia positiva che muove un Quilting Day non finisce quando la stanza si svuota e restano per terra solo avanzi di filo e ritagli variopinti alla solita luce giallina , non si esaurisce quando le signore tornano insospettabili e i pannelli ritornano a sonnecchiare nelle loro case, ma si propaga e si trasforma senza fermarsi mai.
Un Quilting Day è una trama colorata fatta da vite che si intrecciano, da cammini che si incontrano, da mani che collaborano, da fantasie che creano, da gioie che si generano..da persone ,esperte o principianti, la cui età si misura solo in fantasia ed entusiasmo perché la creatività è , si, anarchica ma non ha stagione.
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Siccome a me piace “interpretare i materiali” ho provato a fare anche due prototipi per due paia di orecchini di stoffa con una tecnica patchwork..mi sbilancio: la prossima settimana poche chiacchiere e vi mando le foto e le istruzioni, sperando vi piacciano e vi servano da ispirazione!
Intanto accendete il forno che vi passo la ricetta di una pasta frolla che uso sempre per biscottini, crostate e torte al limone o per quel che volete: piace sempre e me la chiedono sempre! E’ talmente buona che , caso rarissimo per me, non la cambio MAI , è perfetta così! Quindi, con gratitudine alla mia amica farmacista che me l’ha passata anni fa, ecco a voi..
PASTA FROLLA GIÒ
300 gr farina
150 burro BUONO
150 zucchero (volendo sperimentare si può provare con quello di canna)
1 uovo e 1 tuorlo
50 gr fecola
50 gr mandorle (o nocciole) tritate fini
5 gr lievito per dolci (se la volete morbida)
scorza di limone grattugiata se vi piace
Sbriciolate insieme burro e farina sfregandole con le mani ma senza scaldare troppo l’impasto. Aggiungete gli altri ingredienti e fate una palla di pasta ma senza lavorarla tanto tempo, giusto per ottenere na palla omogenea e liscia. Mettete in frigo coperta o avvolta nella pellicola e lasciarla almeno mezzo’ ora: è un passaggio indispensabile perchè si lavora più facilmente e permette agli ingredienti di amalgamarsi bene . Potete anche surgelarla.. Adesso fatene quel che volete ! Biscottini..cestini farciti con marmellata..crostatine o croastatone..altro suggerimento è usare farine diverse ( tipo integrale..grano saraceno..insieme a quella di grano tenero solita) ma sempre rispettando i 300 gr totali ..be creative! Be Meraki!!
Sono dei capolavori questi quilt…..
Hai ragione! E non li ho pubblicati tutti ! E vedrete i prossimi! Stanno preparando una mostra per settembre su MariaLuigia d Austria..sicuramente li pubblicherò! A presto BB